IL TERRIOTORIO DI PIEVE

Nel lembo di Toscana che confina con Umbria, Marche ed Emilia Romagna, in una valle circondata da monti, protetta dall’Appennino, sorge la piccola cittadina di Pieve Santo Stefano, famosa per essere diventata dal 1984 la “Città del diario”. 
Il piccolo centro abitato si apre in un territorio piuttosto vasto della Valtiberina Toscana. Il paese antico è stato completamente distrutto nell’agosto 1944 dalle mine dell’esercito tedesco che, prima della ritirata, aveva tracciato sopra Pieve, verso Nord, un tratto della Linea Gotica. La ricostruzione concitata del dopoguerra ha cancellato la personalità architettonica dell’antico borgo.

Fuori dalle stanze del Palazzo Pretorio, nella piazza adiacente, si trova la Collegiata di Santo Stefano (costruita nel 1844) che ospita, fra le altre opere, una terracotta della bottega di Andrea Della Robbia raffigurante l’Assunzione della Madonna tra Santi (1514). All’ingresso sud del paese è la Chiesa della Madonna dei Lumi (1590), tempio in stile tardo rinascimentale, fatto costruire in onore della Vergine che aveva concesso ai cittadini di Pieve molte azioni miracolose. Tutt’oggi la Celebrazione della Madonna dei Lumi, l’8 settembre di ogni anno, è la festa più importante di Pieve e il culto religioso, caratterizzato dalla processione dei Lumi, si è arricchito di Giochi di Luce che i rioni di Pieve organizzano con assoluta originalità attirando visitatori da tutta la provincia.

Pieve è molto ricca di associazioni culturali e sportive che, durante tutto l’anno organizzano numerose iniziative. È consigliabile informarsi presso il Comune o la Proloco per conoscere le date dei singoli eventi. Appena fuori dal centro, in una passeggiata lungo il Tevere, si raggiunge il Tempietto del Colledestro, a forma ottagonale, il monumento più antico di Pieve Santo Stefano, di origine pagana, dalla datazione ignota. All’interno del Tempietto, nel 1636, durante i lavori di restauro, fu rinvenuta una lapide di epoca romana in cui era scritto che l’edificio veniva dedicato al dio Tevere e alle Ninfe Tiberine da un certo Publio Sulpicio e da sua moglie Cellina. 
Prima di lasciare la Città del diario si può dedicare una visita alle sue frazioni, luoghi ricchi di storia e di suggestioni, immersi in paesaggio verde, protetti dal silenzio.

Palazzo Pretorio

Logge del Grano
Pro Loco PIEVE SANTO STEFANOhttps://www.prolocopieve.it/
Piccolo Museo del Diario.
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