WALKTIBERINA

Gruppo libero di Sansepolcro, nato e dedicato agli amanti delle camminate e delle passeggiate a piedi!

Da poter effettuare in compagnia, per avere e dare maggiori stimoli e motivazioni, per un tipo di SPORT, sempre più consigliato dai medici, per il benessere psicofisico delle persone!

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PAOLO ZANCHI

Camminare fa bene al corpo e alla nostra mente, un’attività semplice e che dovrebbe essere radicata nelle abitudini di vita di ciascun essere umano, ma nella società contemporanea si cammina sempre meno e gli effetti si vedono sulle patologie più diffuse.

1) Camminare fa bene al cuore

Aiuta a prevenire gli ictus e i problemi cardiovascolari.

Secondo uno studio della Harvard Medical School, camminando per appena due ore e mezza ogni settimana, che equivalgono a circa  2o minuti al giorno, i rischi di andare incontro a patologie cardiache si riducono del 30%

2) Fa dimagrire e aiuta a combattere l’obesità 

Molti ritengono che camminare sia un’attività fisica troppo “leggera” per aiutare a perdere peso, ma questo non è vero!

Infatti è dimostrato che camminare a velocità sostenuta per mezz’ora ogni giorno può aiutare a perdere peso e a rimanere in forma, tanto che ormai si può considerare a tutti gli effetti un’attività fisica.

Oggi infatti si sente spesso parlare di fit walking, diventata una vera e propria attività fisica.

Non solo!

Da uno studio dell’Università dello Utah del 2014 emerge nelle donne, per ogni minuto di cammino quotidiano a ritmo sostenuto, il rischio di obesità si riduce del 5%.

Dati confermati anche dalla Harvard School of Public Health  che ha rilevato come muoversi a piedi potrebbe ridurre anche gli effetti dei geni dell’obesità.

3) Abbassa la pressione 

Camminare è un rimedio sicuro ed efficace perabbassare la pressione sanguigna.

Secondo i ricercatori della Arizona State University passeggiare anche solo 10 minuti ogni giorno è un modo efficace per contrastare i problemi di pressione alta.

4) Previene il diabete

Secondo l’American Diabetes Association muoversi a piedi è un ottimo modo per combattere il diabete.

Si dovrebbe iniziare con camminate di 3 o 5 minuti a passo lento per poi arrivare ai 10 minuti a velocità moderata.

Si può anche decidere di alternare giornate in cui si percorrono percorsi più brevi a ritmo più moderato e altri in cui spingersi su distanze maggiori cercando di velocizzare il passo.

Il dott. James O. Hill ricercatore presso la University of Colorado a Denver, scrive che un cambiamento modesto nel proprio stile di vita quotidiano può portare ad un cambiamento significativo nella salute di un paziente che soffre di diabete di tipo 2.

Per iniziare a riscontrare i primi buoni risultati, si può iniziare con 30 minuti o 2400 passi al giorno per arrivare fino a 77 minuti o 6400 passi al giorno.

5) Contribuisce a prevenire il cancro

Secondo la Harvard University, in uno studio del 2012, camminare da una a tre ore a settimana riduce il rischio dell’insorgere di cancro al seno e all’utero di quasi il 19% .

Se si intensificano gli spostamenti a piedi, arrivando a dedicare dalle tre alle cinque ore settimanali al cammino, il rischi per questo tipo di tumori cala del 54% .

Uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Epidemiology , Biomarkers & Prevention e condotto dalla American Cancer Society ha scoperto che a camminare per 7 ore alla settimana riduce drasticamente il rischio di cancro al seno.

Questi studi sono piuttosto affidabili perché condotti su un campione di  73.600 donne per un arco temporale di due decenni.

6) Fa bene alla memoria e alla creatività

Uno studio pubblicato nel 2011 dalla National Academy of Sciences negli Stati Uniti ha mostrato come camminare tre volte alla settimana per almeno 40 minuti  potrebbe aumentare il volume dell’ippocampo del 2%, un incremento molto significativo.

In un altro studio presentato nel 2014 al meeting annuale della American Association for the Advancement of Science, ha accertato come uno stile di vita basato su passeggiate regolari rallenti l’invecchiamento delle cellule celebrali e contrasti gli effetti della vecchiaia sulle capacità cognitive.

Lo studio è stato condotto su uomini e donne di età compresa tra 60 e 80 anni e ha confermato che effettuare brevi camminate tre volte alla settimana aumenta la dimensione della parte del cervello legata alla pianificazione e la memoria.

7) Aumentare le proprie difese immunitarie

Secondo uno studio fatto alla  Appalachian State University in North Carolina, una passeggiata fatta ritmo moderato per 30 o 40 minuti al giorno rafforza il sistema immunitario.

Se vogliamo essere un po’ più concreti, possiamo dire che camminare almeno 20 minuti al giorno potrebbe ridurre il rischio di malattie dovute alle difese immunitarie basse quasi del 43%.

8) Riduce i problemi legati all’invecchiamento

Uno studio 2014 pubblicato sul Journal of American Medical Association ha mostrato come camminare dalla più tenera età può aiutare a rimanere indipendenti e con una buona mobilità durante la vecchiaia.

Lo studio condotto su un campione di persone di età compresa tra 70 e 89 anni ha mostrato che i soggetti con uno stile di vita attivo fin dalla gioventù avevano il 28% in meno di probabilità di diventare disabili e il 18 % in meno di probabilità di avere episodi di disabilità fisica.

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